Quanti segreti possono celarsi all’interno di una stazione ferroviaria? Tanti se parliamo di uno dei luoghi più visitati e conosciuti di New York: Grand Central Station.
Stazione ferroviaria, principale punto di snodo dei trasporti della metropoli ma anche set cinematografico ed esempio unico di architettura, con le sue volte dorate.
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La stazione di Grand Central nasce a metà dell’Ottocento, quando Cornelius Vanderbilt, membro di una delle famiglie più ricche e importanti di New York, affidò il progetto della sua costruzione a John Snook. In due anni nacque quella che all’epoca veniva chiamata Grand Central Depot. La prima versione della stazione presentava così tanti problemi che nel 1903 venne ricostruita da zero. La stazione come la conosciamo noi oggi fu completata nel 1913, con marmi arrivati direttamente dall’Italia.
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Questa stazione nasconde numerosi segreti e fatti bizzarri che non conoscono in molti. Ogni anno milioni di turisti la inseriscono nel proprio elenco di cose da vedere a New York ed è uno dei punti in cui passano più passeggeri d’America.
Grand Central si trova vicino Park Avenue, sulla 42nd Street. Facilmente raggiungibile con la metropolitana attraverso le linee 4, 5, 6, 7 e S.
All’interno di Grand Central Station è presente una Kissing Room, una stanza dei baci, il cui nome originario era Biltmore Room, dove assistere ad emozionanti incontri. Gente che si saluta prima della partenza o che si riabbraccia dopo un lungo viaggio. La stanza, infatti, si trova in corrispondenza dei binari in cui arrivano i treni dalla West Coast, ovvero quelli che attraversano il paese.
Al centro dell’atrio della stazione c’è un banco informazioni, al cui interno è nascosta una porta segreta. Dietro c’è una scala a chiocciola che porta ad un altro ufficio informazioni situato sotto terra.
Al secondo piano interrato, nell’area dedicata alla ristorazione, c’è la Galleria dei Sussurri, chiamata dagli americani Whispering Gallery. Venne così soprannominata per la sua conformazione architettonica, realizzata in arcate molto basse, che permette la conduzione del suono da una parte all’altra dell’edificio.
Il soffitto della stazione è una delle tante meraviglie di Grand Central, vistoso e bellissimo. Fu dipinto nel 1912 dal pittore francese Paul Helleu e rappresenta i segni zodiacali e le costellazioni primaverili del Tropico del Cancro. C’è solo un problema: è al contrario.
Non si sa se sia dovuto ad un errore del progettista oppure al disegno presente su un antico manoscritto medievale che rappresentava la visione del cielo dall’esterno della volta celeste.
Le stelle dipinte sulla volta di Grand Central Station si illuminano da sempre. Se fino a un po’ di anni fa il merito era di lampadine da 10 watt, oggi è possibile grazie a luci in fibra ottica a lunga durata, che permettono di risparmiare tempo ed energia.
Il soffitto nasconde un piccolo buco, che solo gli occhi più attenti riusciranno a notare, proprio sopra la costellazione dei pesci. Si tratta del danno causato da un missile americano lanciato nel bel mezzo della stazione dopo il lancio dello Sputnik, durante la Guerra Fredda.
Per anni la volta dipinta della stazione è stata nascosta ai passanti da una coltre nera. Si pensava che la causa fosse un miscuglio di gasolio e carbone, in realtà il vero responsabile era il fumo delle sigarette fumate dai viaggiatori all’interno della stazione.
La stazione ospita un binario segreto, il numero 61, che un tempo veniva utilizzato per far transitare i treni privati che trasportavano figure di spicco e presidenti. Il binario collegava direttamente la stazione al lussuoso Hotel Waldorf Astoria. Oggi è abbandonato.
A differenza di tutte le altre stazioni, Grand Central Station non segue una numerazione lineare. I binari sono in tutto 67, divisi su due livelli, ma non seguono una numerazione normale, il 12, il 22 i il 31 non esistono più e quelli al secondo livello interrato sono numerati dal 100 al 126. Di questi solo 4 vengono normalmente utilizzati per il trasporto passeggeri.
Non vi sembrerà vero ma l’orologio a quattro facce presente nella hall della stazione è in opale e ha un valore inestimabile. Pare infatti che sia stato quotato tra i 10 e i 20 milioni di dollari e certificato dalle case d’aste Christie’s e Sotheby’s. Assurdo vero?
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Journalist, Writer, NY Urban Explorer
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