Il Central Park non ha pari al mondo.  E’ il piu’ ripreso dalla telecamere, il piu’ fotografato. E’ il polmone verde di New York. E a progettarlo furono il paesaggista Grederick Law Olmster e l’architetto inglese Calvert Vaux, che vinsero un concorso indetto dal governo della città , nel 1857.Â
Questa è una guida minima per visitare il Central Park in un giorno, o mezza giornata se siete veloci. Inutile dire che c’è tanto altro da vedere (inclusa una statua di Giuseppe Mazzini), e soprattutto c’è tanto da fare, ma di questo ne parleremo nei prossimi articoli. Godetevi, intanto, la bellezza del Central Park. E soprattutto guardate la mappa alla fine, e soffermatevi sulle stelle colorate.
Per visitare il Central Park entrerete sicuramente dal vertice destro della parte sud , tanto per capirci dalla parte dell’Apple Store e dell’Hotel Plaza.  La prima cosa che vi salterà agli occhi è The Pond, lo stagno, il primo laghetto, quello da cui è possibile fare foto fantastiche con la vista dei grattacieli in lontananza. Tante varietà di uccelli e tartarughe frequentano lo stagno, e vale la pena arrivare fino al Gapstown Bridge. Costruito nel 1896, tutto di pietra, salirci sopra significa allontanarsi davvero dalla capitale della modernità , per immergersi in una scena medievale e bucolica
Si tratta di un piccolissimo zoo, molto antico, che venne aperto nel 1860 (prima dell’unità d’Italia. E’ molto presente nella cultura popolare newyorkese, al punto da avere un record di citazioni in moltilibri e film (chi non si ricorda Madagascar? o Il giovane Holden). Bello soprattutto se venite con i bambini, il costo del biglietto è 18 dollari, 13 per i bambini fino a 12 anni. C’è la possibilità di vedere leoni marini, pinguini, orsi, ecc. Qui la mappa dello zoo .
Ora non ditemi che salire sui cavalli del Central Park, su questa giostra montata qui nel 1951, non sia un’esperienza unica, soprattutto se avete dei pargoli al seguito. Tra l’altro, questa giostra qui è menzionata anche nel Giovane Holden, il capolavoro letterario di Salinger. 3 dollari a corsa.
Balto è uno dei cani piu’ famosi al mondo. Nel 1925 ci fu una epidemia di difterite in Alaska. E Balto fu l’ultimo di una serie di cani da slitta che si diedero la staffetta per portare il siero da Nenana fino a Nome, dove era scoppiata l’epidemia. Oltre mille chilometri, fatti in cinque giorni, per un’impresa eroica che ha visto tantissimi cani avvicendarsi (il piu’ bravo fu Togo, che da solo fece 150 chilometri). Balto, come già detto, fu l’ultimo, e quindi divenne il piu’ famoso. Questa statua commemora lui, e tutti gli altri amici a 4 zampe.
Una grandissima prateria, aperta da aprile fino ad ottobre, dove fare dei fantastici picnic con vista sui grattacieli. Scommetto che non ci avete mai pensato: fare un picnic qui. E invece dovreste farlo, soprattutto quando il tempo è bello. C’è anche una statua di Giuseppe Mazzini. Ma dovete scoprire da voi dov’è!
La statua che vedete al centro della fontana è tra le piu’ famose di New York, perché è stata disegnata da Emma Stabbins, la prima scultrice donna newyorkese ad avere preso un appalto. L’arte era nella New York di allora un mondo molto maschilista. Fu inaugurata nel 1873. Di fronte vedete una serie di archi, e una terrazza.  E’ il luogo preferito da artisti di strada, per esibizioni e concerti all’aperto. Sotto la terrazza, attraversate le colonne, c’è uno spazio al chiuso molto suggestivo.
Belissima piazza con una fontana al centro, chiamata così soprattutto per gli alberi di ciliegio che durante la fioritura danno uno spettacolo molto “giapponese”.
Forse questa è l’attrazione principale del Central Park: Strawberry Fields. Il  parco è dedicato alla memoria di John Lennon, che proprio a pochi passi da questo memorial, venne assassinato nel 1980, ai piedi del palazzo in cui viveva, il North Dakota. Il mosaico al centro è stato composto da ceramisti napoletani, e poi donato al comune di New York. E’ una fotografia che non può mancare nell’album dei ricordi newyorkesi.
Luogo romantico per eccellenza, The Lake offre alle spalle la classica vista delle due torri del palazzo San Remo. Per 12 dollari l’ora, piu’ 3 dollari  per ogni 15 minuti addizionali, potete provare il brivido calmo di navigare con la vostra barchetta a remi nel lago. E vi è la possibilità anche di farsi un giro in gondola col gondolista Andres Garcia.
E’ il punto piu’ panoramico del lago (the Lake). Preso d’assalto delle coppiette per servizi fotografici, è anche un pacifico luogo in cui riposare un po’ prima di continuare la camminata. In molti chiedono il permesso per celebrare il matrimonio dentro questa cornice. Stile vittoriano, il Pavillion fu originariamente costruito nel 1871, ma è stato restaurato diverse volte.
La leggenda vuole che nessuna donna vi dirà di no, se le proporrete di sposarla sul Bow Bridge, noto come ponte degli innamorati, nel bel mezzo del Lago (the Lake). Anche in questo caso abbiamo la consueta vista del San Remo. Fu completato nel 1862, e si tratta del ponte piu’ lungo  del parco, con i suoi 26 metri e mezzo di lunghezza.
Inutile dire che se avete dei bambini, non potete non portarli qui. La statua fu piazzata qui nel 1959, pensata per i bambini, e fu una donazione del filantropo George Delacorte. Ripetiamo, non è un libro qualunque, Alice nel paese delle meraviglie è il  libro per bambini piu’ famoso di tutti i tempi, che ancora adesso, grazie ai film, ha un successo stellare. Da non perdere.
Si tratta di piccolo giardino, in cui trovare le piante e i fiori menzionati delle opere del grande drammaturgo inglese, a cui si deve il nome del giardino. Ricordatevi che d’estate vengono portate in scena le opere di Shakespeare, presso il Delacorte Theater, a pochi passi da questo giardino. I biglietti sono gratis, ma vanno a ruba, e bisogna essere sorteggiati, oppure accaparrati a mezzogiorno del giorno in cui si tiene lo spettacolo.
Un sogno, una favola. Come altro definireste questo castello?  Una follia vittoriana per osservare Manhattan da lontano, disegnato nel 1865 da Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould. Nome italiano, “belvedere”, che serve ad indicare che da qui la vista è bello. E’ anche una stazione metereologica, ma soprattutto un fantastico luogo che vale la pena visitare. C’è appena dietro lo stagno con diverse specie di tartarughe, un altro luogo magico e incantato: Turtle Pond.
Anche se si trova un po’ al nord, e molti hanno difficoltà ad arrivarci, soprattutto partendo se si parte dal vertice sud del parco, questo è il prato piu’ grande del Central Park, con ai lati 8 campi da softball. Ideale per una mangiata all’aperto.Â
Fantastico bacino idrico, oramai dismesso, che libera la vista con il suo spazio immenso. A vederlo dall’alto è impressione la dimensione, un settimo del Central Park è occupato da questa riserva d’acqua. E’ famoso soprattutto per la pista da jogging di due chilometri e mezzo lungo le sue sponde.Veniva spesso usata da Jacqueline Kennedy Onassis per correre al mattino.
Arco di pietra, in cui i blocchi si mantengono assieme pressati l’uno con l’altro, e sospessi nell’aria. Un piccolo gioiello disegnato nel 1866 che può essere goduto se vi spostate nella parte piu’ nord del parco.
Â
Esplora New York con la tranquillità di avere un concierge dedicato in italiano sempre a portata di mano! Il Mio…
New York non è solo Manhattan, ma una città multi-etnica e cosmopolita che, grazie al nostro tour esclusivo del…
Journalist, Writer, NY Urban Explorer
Novembre 26, 2014
Aprile 3, 2025
Luglio 27, 2016
Aprile 23, 2025
Aprile 16, 2025
Aprile 3, 2025
Il Mio Viaggio a New York - Il Documentario